Tu/Io
Elementi di drammaturgia attoriale
Nello specifico il lavoro è incentrato sulla relazione dinamica tra l'attore e il "personaggio".
Ovvero sulla ludica contaminazione di due complessità che si alimentano a vicenda. Si parte da un principio di realtà: creare le condizioni per rendere possibile - e riconoscibile - un accadimento nel tempo presente della performance. L'attore, di fatto, per il tempo dell'azione scenica è co-autore del materiale testuale e deve saper sfruttare, in modo consapevole, tutti i suoi strumenti espressivi.
L'analisi agita delle relazioni e delle dinamiche che sottendono al testo, delle azioni
principali, delle spinte che muovono i personaggi, saranno esplorate da
improvvisazioni guidate, individuando curve, scopi e compiti di una scena con
l'obiettivo di sviluppare tra corpo, voce, sensi e immaginario un rapporto organico.
Lo scopo è valorizzare l'essere-in-scena, attraverso un gioco teatrale rigoroso, per
approcciarsi al testo da più punti di vista, sviscerandone potenzialità e spunti nascosti.
Strappare il personaggio dal flusso letterario e tradurlo in relazione, nella realtà,
contraddittoria, del "qui e ora" dell'attore.
E ancora: raggiungere uno stato scenico
vitale, arricchito dalle direzioni, dai suoni, dalle immagini della Persona/Attore, dalla
sua complessità e sensibilità.
Questa fase del lavoro sarà introdotta da un training fisico, vocale e sensoriale. Una serie di esercizi che indagheranno tutta la parte pre-espressiva del lavoro: stare - vedere - relazionarsi (con sé, con l'altro, con lo spazio, col tempo, con gli oggetti, col testo, con chi osserva) - per poi "agire".
Attraverso la sensibilizzazione del corpo si vuole stimolare un approccio ludico, "analogico" al personaggio, che possa tradursi in una più attiva capacità di costruzione drammaturgica attraverso le improvvisazioni. Si tratta di scomporre, destrutturare e ricomporre: ovvero i fondamenti del processo creativo.